
Carissimi fratelli e sorelle,
oggi le nostre comunità di Gonnesa, Nuraxi Figus e Cortoghiana si ritrovano ferite e smarrite davanti alla morte improvvisa di Marco e di Emanuele. Due vite diverse, due cammini unici e preziosi, accomunati da un destino che ci appare duro e incomprensibile. L’incidente che li ha portati via così all’improvviso ci lascia senza parole, ci colpisce nel profondo, e ci fa sperimentare la fragilità della nostra esistenza.
In queste occasioni tocchiamo con mano il valore immenso della vita umana. La vita è il più grande dono che abbiamo ricevuto. Immeritato: nessuno di noi ha fatto nulla per riceverlo! Anche se, a volte, sembriamo sottovalutare la sua preziosità.
In questo momento, tante sono le domande presenti nel nostro cuore. Non siamo qui per cercare risposte, che forse non avremo; ma vogliamo stringerci attorno alle loro famiglie, e affidare Marco e Emanuele con fiducia alla misericordia di Dio.
Il Signore li accoglie non come numeri nella statistica di un incidente, ma come figli amati, conosciuti per nome, preziosi ai suoi occhi.
A voi, familiari, che oggi portate un dolore che nessuna parola può colmare, desidero dire con cuore sincero: la nostra Chiesa vi è vicina! Condivide il vostro pianto, porta con voi questo peso e prega perché vi sia data la forza di attraversare questi giorni tristi senza sentirvi soli.
La fede non elimina il dolore, ma ci apre al grande mistero della vita: ci ricorda che la morte non è l’ultima parola. Dico a tutti, in modo particolare ai giovani: solo la Risurrezione di Cristo può dare senso alla nostra esistenza! La nostra vita, merita di essere vissuta e fondata sui valori che non passano!
Nella fede cristiana, crediamo che Marco ed Emanuele ora siano nelle mani del Padre, nella luce che non conosce tramonto. Il loro amore, il loro sorriso, il loro ricordo continueranno a essere una presenza viva; saranno per tutti e tutte un invito ad apprezzare sempre più il dono della nostra esistenza.
Chiediamo oggi al Signore di trasformare la nostra tristezza in speranza, la rabbia in fiducia, lo smarrimento in un nuovo desiderio di bene.
Mentre salutiamo Marco ed Emanuele, lo facciamo con la certezza che ciò che abbiamo condiviso con loro non è perduto, ma custodito per sempre nel cuore di Dio. Ogni gesto d’amore ha sempre un valore eterno!
Il Signore della vita dia pace a loro e speranza a tutti noi.
+ Mario
vescovo
