Il mandato del vescovo ai catechisti

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Il momento di formazione nell’auditorium vescovile che ha preceduto la celebrazione del mandato del vescovo ai catechisti. Foto di Efisio Vacca

Il mandato del vescovo ai catechisti nella Cattedrale di Santa Chiara

Accompagnare alla maturità della fede

Don Maurizio ed Equipe UCD Iglesias

Domenica 11 novembre 2018 si è svolto ad Iglesias il mandato del vescovo ai catechisti. Il mandato ai catechisti, come ci ricorda il documento Incontriamo Gesù al n° 78, ha un’importanza fondamentale in quanto è la Chiesa, nella persona del vescovo, ad affidare questo prezioso servizio ai catechisti. La ministerialità del servizio catechistico, espressa dal mandato che il vescovo conferisce ai catechisti, apre al riconoscimento di una grazia particolare, la quale sostiene il loro servizio. Quest’anno il mandato aveva una tematica specifica: “Accompagnare e sostenere i percorsi di educazione nella fede”. A partire dall’ultimo Convegno Ecclesiale “Generare alla fede” l’Ufficio Catechistico Diocesano si è preposto di iniziare una riflessione sui percorsi formativi presenti nelle varie comunità parrocchiali. Il mandato si è svolto in due momenti: un momento formativo ed uno celebrativo. La prima parte è stata curata dal prof. Don Ubaldo Montisci, salesiano, da oltre vent’anni docente presso la Facoltà di Scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. L’incontro formativo si è svolto alle ore 16 presso l’auditorium del Palazzo vescovile ed è stato partecipato da un centinaio di catechiste, catechisti ed educatori provenienti dalle diverse comunità della diocesi. Don Ubaldo ha cercato di mettere in evidenza l’accompagnamento ed il sostegno necessario per curare gli itinerari di educazione alla fede. Accompagnare e sostenere per verificare il senso e il valore di quello che si cerca di fare nelle parrocchie per migliorare, se è possibile, la qualità della nostra catechesi. La Chiesa è in stato permanente di missione e tale azione ecclesiale è originaria e fondativa di tutto il cammino (Cfr. IG 20). Inoltre il relatore ci ha ricordato che la comunità è costituita da discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano (Cfr. EG 24). I due verbi sono stati messi in relazione con gli itinerari formativi ed in particolare con gli itinerari di fede. Accompagnare alla maturità della fede risulta la funzione propria e l’interpretazione autentica del significato della catechesi. Don Ubaldo ha suggerito diversi criteri per accompagnare, come ad esempio la testimonianza credibile, mettere le persone al centro, destrutturare l’immaginario religioso e favorire esperienze. A questo punto potremmo chiederci: come accompagnare? Sicuramente un catechista ed un educatore sente l’esigenza di prepararsi per poter affrontare le sfide del nuovo contesto, soprattutto le novità apportate dai new media. Non di poco conto il sostegno da parte dei parroci e l’impegno della comunità, ma dalla responsabilità dei catechisti dipende il futuro delle comunità cristiane. Al termine dell’incontro i catechisti si sono recati in Cattedrale per la celebrazione dell’eucarestia nel giorno in cui la diocesi ricorda la Dedicazione della Cattedrale e si fa memoria di Sant’Antioco. La messa è stata partecipata da circa 250 catechisti. Il vescovo nell’omelia ha sottolineato l’importanza di essere come la vedova del Vangelo che ha donato tutto quello che aveva per amore. Al termine della Messa, prima della benedizione finale, il vescovo ha regalato ai catechisti un segnalibro contenente le beatitudini evangeliche, “via” per la santificazione personale e comunitaria. Nella catechesi è necessario investire mente e cuore per poter annunciare la bellezza del credere in Gesù e testimoniare la gioia di quest’incontro che trasforma la vita. È necessario camminare come compagni di viaggio cercando di sostenerci a vicenda. A partire da questo ci diamo appuntamento nelle varie foranie per gli incontri formativi, tenuti dall’Equipe UCD in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano. Un grazie particolare a tutti i parroci che hanno accolto l’invito a partecipare, un grazie a tutti i catechisti ed educatori presenti e un saluto a coloro che non sono riusciti ad essere presenti per svariati motivi. Grazie di cuore per il prezioso ministero che svolgete al servizio della Chiesa diocesana e di quella universale.