Indicazioni sull’Unzione degli infermi

In concomitanza con la Giornata del Malato, le delucidazioni dell'Ufficio liturgico diocesano

Sabato 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra la XXXI Giornata Mondiale del Malato. La celebrazione diocesana si terrà domenica 12 febbraio 2023 nella parrocchia del Cuore Immacolato in Iglesias: accoglienza dalle ore 15.30, alle ore 16.00 la Santa Messa presieduta dall’Amministratore apostolico Card. Arrigo Miglio.

In concomitanza con la Giornata del Malato, l’Ufficio liturgico diocesano ha ritenuto opportuno offrire alcune delucidazioni circa la possibilità di amministrare il sacramento dell’unzione degli infermi a più malati durante la celebrazione eucaristica.
Considerando che secondo i nn. 17 e 83 dell’Ordo unctionis infirmorum compete all’Ordinario del luogo la regolamentazione e la vigilanza su tali celebrazioni (cfr. can. 1002 CIC), per valorizzare l’opportunità pastorale offerta da questa occasione e per evitare il moltiplicarsi di spiacevoli abusi, l’Ufficio ha scelto di inviare a tutti i parroci queste brevi note, con la disposizione che venissero condivise con la comunità dei fedeli tramite i mezzi di comunicazione della diocesi:

  • L’unzione si deve amministrare a quei fedeli che corrono grave pericolo di vita per malattia o vecchiaia (cfr. can. 1004 § 1). Per valutare la gravità del male, è sufficiente un giudizio prudente o probabile. Prima di un’operazione chirurgica, si può dare all’infermo la sacra Unzione, quando motivo dell’operazione è un male pericoloso. Ai vecchi, per l’indebolimento accentuato delle loro forze, si può dare la sacra Unzione, anche se non risultano affetti da alcuna grave malattia (cfr. nn. 8-11 del Rito).
  • I malati o anziani che riceveranno l’unzione devono essere precedentemente noti al parroco e opportunamente preparati. Non si amministri il sacramento a persone che ritenessero spontaneamente di accodarsi al momento durante la celebrazione e non si invitino indiscriminatamente tutti i fedeli presenti ad accostarsi a tale sacramento.
  • Si predispongano tutti gli aiuti, umani e tecnici, perché anche malati o anziani non autosufficienti o impossibilitati a camminare, se lo desiderano, possano essere messi in condizione di partecipare alla celebrazione in Chiesa.
  • Il rito dell’unzione in una grande assemblea di fedeli durante la Messa è previsto nel rituale per l’unzione degli infermi, edizione completa (da altare), n. 115 e ss. Il rito dell’unzione in una grande assemblea di fedeli fuori della messa, nel contesto di una liturgia della Parola è previsto nel rituale per l’unzione degli infermi, edizione completa (da altare), n. 97 e ss.
  • Sabato 11 febbraio al mattino il sacerdote può celebrare la Messa in onore della B. V. Maria di Lourdes o la Messa rituale dell’unzione degli infermi (vesti liturgiche di colore bianco). A partire dalle ore 16 si rammenta che in base alle disposizioni CEI si è tenuti alla celebrazione della messa festiva domenicale.
  • La celebrazione della Messa si svolge come di consueto. Ministro del sacramento è soltanto il vescovo e il presbitero, mai il diacono. Il rito dell’unzione ha luogo dopo l’omelia; se la litania o la preghiera universale è rinviata dopo l’Unzione, si inizia con l’imposizione delle mani. Il sacerdote impone le mani su ciascun malato o anziano in silenzio e poi pronuncia la preghiera di rendimento di grazie sull’olio già benedetto, come indicato al n. 109. Quindi il sacerdote prende l’Olio e unge l’infermo sulla fronte e sulle mani, pronunciando la formula di rito. Durante il conferimento dell’unzione è bene che i presenti possano ascoltare almeno una volta la formula sacramentale; se l’unzione si protrae, si potrà anche eseguire un canto adatto. Segue la preghiera universale, che si può concludere con una delle orazioni proposte al n. 111.
  • Per la benedizione finale è previsto un formulario al n. 127.