Prevenzione Covid-19, l’avviso liturgico con le nuove indicazioni

Roma, 05-03-2020. Gli effetti del Coronavisrus sulla citta' di Roma.

Comunicato dell’Ufficio Liturgico Diocesano – 10 marzo 2020

In sintonia con quanto comunicato dalla CEI e con i Vescovi Sardi, a seguito dei nuovi Decreti della Presidenza del Consiglio dell’8 e del 9 marzo 2020 e condividendo con le altre Chiese dell’Italia questo momento che vede le pubbliche autorità ricercare tutte le misure utili al contrasto e al contenimento del diffondersi del virus COVID-19, è chiesto ai sacerdoti di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblicafino al 3 aprile p.v., salvo diverse successive indicazioni.

I sacerdoti potranno celebrare l’Eucaristia in forma privata, cioè a porte chiuse e senza il popolo, nella forma prevista dal Messale Romano come “Messa senza il popolo”, in comunione spirituale con le proprie comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura.

Pertanto in mancanza della Santa Messa ogni battezzato riscopra la preghiera in famiglia, la meditazione della Parola di Dio e i gesti di carità.

I fedeli siano invitati a partecipare alle celebrazioni trasmesse attraverso mezzi radio-televisivi o via internet.

Nel confermare la validità delle precauzioni indicate nel precedente comunicato dei Vescovi della Sardegna, si stabilisce inoltre:

  • L’accesso ai luoghi di culto è consentito per la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti che, generosamente, si rendono disponibili al sostegno spirituale e al sacramento della Riconciliazione, a condizione che siano adottate misure tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentanti la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
  • La sospensione delle celebrazioni liturgiche, feriali e festive, riguarda anche i sacramenti (battesimi, matrimoni, prime comunioni e cresime), i sacramentali, le liturgie quali la Via Crucis, le celebrazioni penitenziali, l’adorazione eucaristica pubblica, indipendentemente che avvengano in luoghi chiusi o aperti;
  • I sacerdoti saranno disponibili per il sacramento dell’Unzione degli infermi e l’amministrazione del Viatico, sempre nel rispetto delle precauzioni igieniche previste.
  • Sono sospese anche le Sante Messe esequiali.

In merito alla benedizione dei Defunti, ci si attenga rigorosamente a queste indicazioni:

  1. Accogliere la salma al Camposanto, accompagnata solo dai familiari più stretti del defunto.
  2. Utilizzare la “Benedizione al Sepolcro” (Rito delle Esequie, pag. 146).

Si garantisca la disponibilità ad una Messa di suffragio appena verranno superate queste normative prudenziali.

  • Restano sospesi gli incontri di catechesi e delle altre attività formative e di oratorio fino al permanere della sospensione delle attività scolastiche; nel frattempo si chiede ai sacerdoti e ai catechisti, in collaborazione con le famiglie, la disponibilità a mantenere vivo e creativamente costante il rapporto con il gruppo dei bambini e dei ragazzi e delle Associazioni, valorizzando le possibilità offerte dai social e attraverso altre forme di condivisione e di collegamento.
  • Restano sospese tutte le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo sia pubblico sia privato;
  • Le attività caritative (mense, distribuzione viveri e centri di ascolto) continueranno con le attenzioni di precauzione e di sicurezza richieste dal Decreto, e attenendosi alle indicazioni date dalla Caritas diocesana.
  • Sono sospesi tutti gli appuntamenti diocesani organizzati dai diversi Uffici pastorali.

unnamedLa Chiesa che è in Sardegna “assicura la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica”. Su tutti invochiamo di cuore la benedizione del Signore, per intercessione di Nostra Signora di Bonaria e di tutti i nostri Santi Patroni.